L’accesso venoso centrale è la procedura invasiva più comune nell’ambito delle cure di secondo livello (secondary care) e viene inteso come quel particolare accesso al sistema venoso centrale in pazienti sia acuti che cronici, utilizzando cateteri di vario tipo che possano rimanere in sede per settimane, mesi o anche anni, sia con finalità diagnostiche che terapeutiche.

Tramite un accesso vascolare centrale è possibile, infatti, effettuare prelievi, eseguire emotrasfusioni, avviare un programma di nutrizione parenterale, eseguire trattamenti sostitutivi della funzione renale (emodialisi) e, somministrare cronicamente farmaci (chemioterapia). 

La presente valutazione tecnica, interessa il device denominato Katsafe® quale ulteriore dispositivo medico per tali funzionalità. 

La scelta del device da utilizzare per l’accesso venoso centrale deve essere effettuata in relazione ai bisogni del paziente, al tipo, alla durata e alla frequenza del trattamento. I cateteri venosi centrali (CVC), a seconda del tempo di permanenza in sede, possono essere classificati in CVC a breve, medio e lungo termine: un CVC a breve termine si ritiene che debba rimanere in sede per circa 3 settimane, uno a medio termine per circa 3 mesi e uno a lungo termine per più di 3 mesi. 

Rispetto all’accesso venoso periferico, il CVC rappresenta sicuramente una via più stabile e sicura. Relativamente alla terapia sostitutiva renale (emodialisi), per esempio, come peraltro dimostrato da uno studio condotto dal CMS (centers for medicare services), in molte nazioni, giunti al 90° giorno di emodialisi, il Catetere Centrale risulta essere ancora la via d’accesso preferenziale. 

E comunque, è tutto lo scenario complessivo ad essere in rapida evoluzione: i trattamenti chemioterapici, o la nutrizione parenterale totale di lunga durata sono in aumento, e non solo nei pazienti ospedalizzati, ma anche in contesti diversi come quello delle cure territoriali, e questo in risposta sia ai bisogni dei pazienti, che ad esigenze legate al contenimento della spesa sanitaria.